GIARDINO DELLA GUASTALLA

Descrizione

Secondo volume della collana Passeggiate botaniche nei parchi di Milano, dedicato a uno dei più antichi giardini di Milano, il Giardino della Guastalla. Nel 1556, Paola Ludovica Torelli, contessa di Guastalla, acquista una casa con giardino dal medico don Matteo Quattro Marie, per aprire un educandato per fanciulle nobili, bene educate, ma povere. Numerosi e complessi sono gli avvenimenti storici che coinvolgono la proprietà fino al 1939, quando il Comune la rileva, su consiglio del conte Gian Giacomo Gallarati Scotti, Podestà di Milano e dell’ex-sindaco Virgilio Ferrari, per farne il primo parco a carattere semipubblico aperto alla città. La conoscenza di questo lembo di natura - l’arredo verde attuale risale alla sistemazione degli anni Trenta - è affidata a tre percorsi - giallo, rosso, azzurro- che si possono svolgere durante tutto l’arco dell’anno. In ognuno di questi sono indicate 21-22 tappe dove sostare e osservare le piante. In alcuni punti le chiome sono così vicine che s’intersecano in un groviglio di rami e foglie, rendendo l’identificazione più complessa. Un censimento delle essenze originarie riporta la presenza di aceri, olmi, carpini, frassini, noci americani, abeti, ippocastani, pioppi, cefalotassi, tigli, platani, cedri deodara, magnolie. Tutte queste specie sono state ripiantate, spesso in più esemplari così da osservarle in momenti diversi del loro sviluppo vegetativo. La superficie del Giardino pur non ampia (circa 12.000 metri quadrati), è ricca di piante distribuite lungo i quattro lati, un fitto anfiteatro verde che si affaccia su un ampio prato da dove si scorgono alcuni tra i più significativi edifici della città: il Palazzo di Giustizia, la Sinagoga Centrale, la Ca’ Granda sede dell’Università degli Studi di Milano. Una cornice bella e impegnativa, un luogo da scoprire.
Pagg. 133, cm 16x24, brossura.