BROKEN SPECTRE

Descrizione

La devastazione della foresta amazzonica e i fattori scatenanti del cambiamento climatico tendono a manifestarsi in modi troppo vasti per essere compresi, troppo minuti per essere percepiti e troppo normalizzati per essere visti. Nel tentativo di rendere la portata e l’urgenza del vasto e imminente collasso dell’Amazzonia, ecco il lavoro più ambizioso di Richard Mosse ad oggi. Mosse e il suo team hanno trascorso anni documentando diversi fronti di distruzione, degrado e crimini ambientali nel bacino amazzonico e nei relativi ecosistemi. Scene cinematografiche monocromatiche a infrarossi seguono l'estrazione illegale, il disboscamento e gli incendi, l'agricoltura industriale e l'attivismo indigeno. Nel frattempo, le riprese multispettrali aeree mostrano vaste aree di terra vuota in contrasto con la lussureggiante foresta pluviale. Mosse rende visibile l’invisibile: mentre i cambiamenti climatici continuano a definire la nostra epoca e il futuro del pianeta, testimonia una catastrofe in rapido svolgimento: recenti studi scientifici prevedono che l’Amazzonia è vicina a raggiungere un punto critico, per il quale non sarà più in grado di generare pioggia, innescando la deperimento di massa delle foreste e il rilascio di carbonio a livelli devastanti, con un impatto sul cambiamento climatico, sulla biodiversità e sulle comunità locali e internazionali. Mosse mostra entrambi i lati umani della tragedia: dalle comunità indigene Yanomami e Munduruku in lotta per la sopravvivenza; ai cercatori d'oro illegali che avvelenano e distruggono interi sistemi fluviali per minuscole manciate d'oro; insieme ai cowboy brasiliani che bruciano volentieri i loro dintorni incontaminati per creare pascoli per il bestiame da vendere sui mercati internazionali di carne e cuoio. Creato dal 2018 al 2022, Broken Spectre è stato pubblicato prima delle importanti elezioni generali in Brasile in cui Jair Bolsanaro è stato privato della presidenza. Bolsonaro e il suo esecutivo hanno decimato le agenzie di protezione ambientale del Brasile e hanno aperto le porte alla deforestazione, accelerando esponenzialmente la distruzione dell’Amazzonia. Se Bolsanaro avesse vinto la sua campagna del 2022, il destino dell’Amazzonia avrebbe potuto essere segnato per sempre.
Pagg. 440, brossura.