STORIE DI PASCOLO VAGANTE

Descrizione

Che cosa spinge oggi una giovane laureata a intraprendere una vita difficile e faticosa, quale è quella dei pastori? Evidentemente le pratiche antichissime della transumanza e del ‘pascolo vagante’ con cui si evita agli animali di vivere al chiuso hanno qualcosa da dire a noi uomini e donne contemporanei. L’autrice dopo dieci anni e più di esperienza in questo settore ci accompagna alla scoperta di una realtà poco conosciuta, quella dei pastori nomadi. È un lungo cammino che parte dagli alpeggi in alta quota, scende lungo le valli per arrivare nella pianura, tra asfalto e cemento, alla ricerca di erba per sfamare quotidianamente il gregge. Nel libro si raccontano i piccoli fatti della quotidianità di un mestiere senza tempo e si incontrano i protagonisti di un mondo insieme poetico e duro. Racconti intensi e vividi di una vita che scorre lontana dai ritmi e dalle regole del presente, e che proprio per questo è un’esortazione a un modo diverso di stare al mondo. Diverso è il modo di intendere il tempo, che scorre lentissimo nell’attesa. Le giornate sono in funzione delle esigenze degli animali: il pastore sempre e comunque deve seguire il proprio gregge. Si impara un modo nuovo di leggere il paesaggio e il territorio. Si vive consapevoli di avere delle responsabilità, perché chi guida le pecore deve scegliere sempre il cammino migliore. Si rinnovano regole di solidarietà perché in condizioni estreme è più facile chiedere e dare aiuto. Insomma, quella del pastore errante sembra una figura poetica appartenente al passato, ma non è così. I pastori ci sono ancora, e camminare accanto a loro tra il fiume bianco delle greggi può essere un viaggio straordinario.
Pagg. 111, brossura.